20130702_195633Gli sgabei sono un alimento tipico della Lunigiana. Si tratta di pasta per il pane lievitata e tagliata a strisce, successivamente fritta  e salata in superficie. Questo alimento ha origine nella Val di Magra (estremo Levante Ligure), dove le donne friggevano nello strutto la pasta avanzata del pane e creavano così del pane fritto da accompagnare a salumi e formaggi. Venivano preparati principalmente per i mariti che andavano a lavorare nei campi. Tadizionalmente gli sgabei vengono consumati al naturale o farciti con formaggi o salumi affettati. Ultimamente però vengono proposti anche ripieni di nutella o di crema pasticcera. Oggi vengono venduti soprattutto in occasione di sagre paesane ma non è difficile trovarli in parecchi ristoranti e cucine dello Spezzino e della Lunigiana.

Ingredienti:

500 gr di farina 00, 250 ml di acqua tiepida, 25 gr di lievito di birra, 15 gr di sale, 50 ml di olio extravergine, Olio di semi di arachide per friggere q.b.

Preparazione:

Fate sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, poi preparare una fontana con le farine e versatevi dentro l’acqua con il lievito, aggiungete l’olio. Amalgamate gli ingredienti, aggiungete il sale e continuate a impastare energicamente sino ad ottenere un impasto molto elastico (non appiccicoso). Mettete l’impasto in una boulle e lasciate lievitare per circa 1 ora coperto con un canovaccio in un luogo non soggetto a correnti d’aria che rallenterebbero la lievitazione (per una lievitazione ottimale mettete l’impasto a lievitare nel forno alla temperatura di 40°).

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 Trascorso questo tempo, riprendete il panetto, spianatelo con l’aiuto di un mattarello e ricavatene delle strisce di pasta larghe circa 3 cm e lunghe 15 cm. Sistematele man mano su un vassoio infarinato e lasciatele riposare per almeno mezz’ora. Trascorso questo tempo, fate scaldare l’olio in padella o se l’avete una friggitrice e friggete pochi sgabei alla volta. Una volta che cominciano a dorare, scolateli fateli asciugare siu carta assorbente. Salateli e serviteli ancora caldi.